Il canino incluso (più spesso il superiore) si verifica quando il dente rimane intrappolato nell’osso. Questo accade quando non ha spazio sufficiente o peggio, quando durante la sua discesa, “smarrisce la strada”.
L’inclusione canina può essere superiore e/o inferiore, bilaterale o monolaterale, buccale o vestibolare, più o meno grave.
Le cause dei canini inclusi sono diverse. Ad esempio possono dipendere dall’incisivo laterale che manca, ritarda nell’eruzione, ha una forma anomala. Altra causa può essere rappresentata da un palato stretto o da impedimenti all’eruzione di varia natura.
I canini superiori sono gli ultimi ad erompere, hanno una corona molto grande e per questo motivo potrebbero non trovare più posto se non ci preoccupiamo per tempo di loro.
L’ortodontista osserva bene il piccolo paziente e con l’ausilio dell’ortopanoramica riesce ad intercettare una situazione potenzialmente rischiosa.
Se si arriva tardi alla sua diagnosi e il paziente è già adolescente o adulto, sarà necessaria la disinclusione del canino, una terapia lunga, costosa, invasiva e, a volte, inutile, perché il canino potrebbe non scendere. In casi molto gravi l’inclusione non può nemmeno essere trattata in studio.
La prevenzione è fondamentale.
La soluzione può essere un‘espansione dell’arcata o l’estrazione preventiva dei primi molaretti da latte e/o dei canini da latte. Questa seconda soluzione si è rivelata per me e per la letteratura scientifica, negli anni, molto efficace.
Comprendiamo che il termine estrazione possa spaventare ma mi sento di rassicurare i genitori sull’estrema cura con cui i piccoli pazienti vengono trattati nello studio ortodontico della dr.ssa Anna D’Amario. La nostra è un’azione responsabile che ridurrà il sacrificio biologico ed economico ai vostri figli quando saranno adulti.
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